Peppe Zullo: il custode dei sapori dauni che ha trasformato Orsara in destinazione gourmet

Scritto da Antonio Pistillo
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Voce indipendente
Cronista del territorio
Promotore del prodotto enogastronomico

Peppe Zullo, l’uomo che ha creato nella sua terra un ristorante sui Monti Dauni, una destinazione di gusto, c’è una Puglia che si arrampica sulle colline silenziose dei Monti Dauni, lontana dalle mete balneari affollate, fatta di campi, uliveti, antichi borghi e tradizioni contadine mai dimenticate. È una Puglia che parla piano, ma dice molto. Ed è qui che si fa largo la figura di Peppe Zullo, Chef, contadino, visionario.
Un uomo che ha scelto di restare dove molti partivano, trasformando una scelta di vita in un laboratorio di cultura e cucina. A Orsara di Puglia, Peppe Zullo non ha solo fondato un ristorante, ha messo radici. Quelle radici che affondano nella terra rossa di una Puglia interna, difficile e meravigliosa, che oggi grazie a lui e ad altri custodi coraggiosi torna a brillare.
La cucina come identità e diplomazia la sua cucina è un atto politico, un gesto d’amore.
Ogni piatto che esce dalla sua cucina non è solo buono, è un messaggio: “La terra ha ancora molto da dire”. Pomodori, cicorie, fave, ortaggi dimenticati e vini autoctoni diventano protagonisti di menù che non rincorrono mode, ma celebrano l’essenza. Peppe non cucina solo per i suoi ospiti. Cucina per raccontare un territorio. E lo fa con la stessa naturalezza con cui si racconta lui: senza retorica, con un sorriso schietto, uno sguardo che sa di buono, di pane cotto a legna e di vendemmie d’infanzia. Non a caso è stato scelto in più occasioni come rappresentante della cucina italiana nel mondo. Ma non ha mai dimenticato Orsara, anzi: ogni viaggio, ogni riconoscimento, è stato l’occasione per portare i Monti Dauni sulle tavole del mondo.
Villa Jamele e Sala Paradiso: i suoi “luoghi dell’anima”
Il mondo di Peppe Zullo si articola in due location che sembrano uscite da un sogno rurale: Villa Jamele, un’antica masseria trasformata in centro di ospitalità e cultura del cibo, immersa tra vigne e orti, dove tutto profuma di semplicità e sapienza contadina. E la Nuova Sala Paradiso, dove si respira la Puglia di un tempo, ma con uno sguardo che sa parlare anche ai giovani chef e ai gourmet più esigenti. Qui, il cibo non è solo da mangiare. È da vivere. Si partecipa alla raccolta, si impasta, si degusta, si ascolta. Si entra in connessione con una terra che ha ancora molto da dire e da offrire.
Un esempio per il futuro delle aree interne
In un’epoca in cui lo spopolamento delle aree interne è una delle grandi emergenze del Mezzogiorno, Peppe Zullo rappresenta una risposta concreta. Non con slogan o con progetti calati dall’alto, ma con l’esempio. Ha creato lavoro, indotto turistico, ha fatto rete con produttori, contadini, giovani cuochi. Ha dimostrato che anche nei piccoli paesi si può fare grande impresa, se si parte da ciò che si è e si ha. La sua visione è semplice e rivoluzionaria: la terra non è un problema, è la soluzione.
Un ambasciatore naturale
Peppe Zullo non ha bisogno di proclami. È un ambasciatore naturale dei sapori, dei saperi, della lentezza intelligente. Il suo accento dauno, la gentilezza istintiva, la capacità di coinvolgere con poche parole ma con grandi gesti, fanno di lui un testimonial autentico di quella Puglia che molti cercano ma pochi conoscono davvero. Chi lo incontra, resta colpito. Chi lo ascolta, impara. Chi lo segue, torna. Perché da Peppe Zullo si respira verità, e in un mondo dove tutto corre, quella verità fa la differenza.

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