Turismo sostenibile: nasce in Gargano il patto nazionale per l'Italia minore

Scritto da Veronica Buono
Image
Giornalista professionista/pubblicista
Cronista del territorio
Voce indipendente

Il tema dell'assemblea, strettamente connesso alla recente pubblicazione del libro "Destinazioni slow", è stato il "patto con l'Italia minore", proposto da simtur a chiunque intenda operare nel verso di superare la dicotomia tra luoghi assaliti da flussi turistici insostenibili e aree del Paese che attraversano l'inverno demografico affrontando l'isolamento, lo spopolamento e la desertificazione.
«Le previsioni al 2040 della Banca Mondiale - ha premesso il presidente, Federico Massimo Ceschin - vedono l'Italia chiamata a ricevere oltre 200 milioni di presenze turistiche, ma in una ridottissima percentuale del territorio, mentre Istat fa sapere che, alla stessa data, avrà perso 5 milioni di abitanti. Ora che tutti parlano di sostenibilità, questo paradosso rischia di minare alla base la coesione territoriale, la prosperità e ogni prospettiva per gli italiani di domani».

Nei luoghi di Padre Pio da Pietrelcina, con il patrocinio del Comune di San Giovanni Rotondo, "destinazioni slow" è stato illustrato da una decina di autori presenti, accolti dall'assessore alla cultura e al turismo Gennaro Tedesco: un'occasione per declinare la "lentezza" come viaggio fisico e insieme spirituale in grado di consentire la riflessione, l’ascolto, la conoscenza, il confronto e le connessioni tra persone, luoghi e ambiente. Ma anche per presentare le piattaforme tecnologiche che il partenariato di simtur mette a disposizione dei territori per valorizzare gli attrattori naturali e culturali, anche attraverso le figure professionali del "community destination manager" e del "local tourism manager".

Fede, cultura e natura sono stati al centro anche della giornata trascorsa a Monte Sant'Angelo, città dei due siti Unesco che, in occasione dell’Anno Santo, si è offerta come meta di cammini millenari carichi di significati profondi: la via Micaelica, anche se chiamata diversamente nel susseguirsi delle epoche, rimane il riferimento principale attorno al quale riannodare i fili di una trama ricca di suggestioni e di narrazioni coinvolgenti che diventano altrettante esperienze per comunità e visitatori.

L'incontro di Manfredonia è stato occasione per costituire pubblicamente il nuovo ente del terzo settore, "Nudgers - pionieri del cambiamento gentile", ideato per andare oltre l'ecosistema professionale e coinvolgere cittadini, enti pubblici, imprese, centri di ricerca, fondazioni e altre realtà senza finalità di lucro che operano per produrre innovazione sociale e accompagnare la necessaria doppia transizione ecologica e digitale.
Il nuovo sodalizio, ispirato alla "teoria dei nudge" che nel 2017 valse il premio Nobel per l'economia al ricercatore statunitense Richard Tahler, si organizzerà negli ampi e plurali territori del Bel Paese attraverso "nudge unit", ovvero gruppi di innovazione locale che saranno promossi in tutta Italia a partire dai luoghi che vedono coinvolto il Consiglio direttivo: Elisabetta Del Soldato (La Spezia), Danilo Beltrante (Lecce), Giovanni Antonio Sanna (Sassari), Andrea Succi (Ravenna) e Michela D'Onofrio (Manfredonia).

Il fitto programma di incontri e workshop - intervallati da visite guidate e degustazioni pensate per favorire lo scambio di conoscenze con enti locali, operatori turistici, imprenditori e comunità - si è rivelato opportunità concreta per approfondire il confronto attorno a buone pratiche di turismo sostenibile, esplorando modelli di innovazione mirati a integrare le economie locali e rafforzare la rete nazionale di esperienze che combinano natura, tradizione e creatività, ma anche disegnare panieri di esperienze in armonia con l'identità culturale dei luoghi ("genius loci").

L'assemblea - che costituisce insieme al Meeting ed ai Camp organizzati nelle destinazioni più iconiche che hanno avviato concreti percorsi di sostenibilità - è stata molto più di un evento: è un invito a rallentare fino a soffermarsi per condividere traiettorie di futuro, recuperando il senso della mobilità umana e dell'incontro tra le persone come esperienze di crescita umana, rispettosa dell'ambiente e degli ecosistemi, ma anche delle esigenze delle comunità locali, della ruralità e del ruolo fondamentale dei "cittadini ospitali".
Questo - la cultura dell'ospitalità tra capacità di carico e coinvolgimento attivo dei visitatori - sarà il tema del prossimo appuntamento pubblico che simtur proporrà nei prossimi 19/20 novembre nell'ambito del "Vivere di Turismo Festival" di Rimini.

Condividi sui Social