Crisi agricola pugliese: confronto decisivo tra produttori ed Emiliano a Bitonto

Scritto da Antonio Pistillo
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BITONTO (PUGLIA) – È un momento cruciale per il mondo agricolo pugliese, e lo sa bene il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che mercoledì 21 maggio, alle ore 10, sarà accolto nella sede della Finoliva Global Service S.p.A. di Bitonto per un incontro promosso insieme a CIA Puglia. L’iniziativa si terrà nella zona industriale della città, in Viale Prof. Giuseppe Lazzati, cuore operativo di una delle più grandi realtà italiane della filiera olivicola. A riceverlo saranno, tra gli altri, Benedetto Fracchiolla, presidente Finoliva, e Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e di Italia Olivicola. Il tema dell’incontro? Il rilancio del comparto primario, con l’agricoltura – e l’olivicoltura in particolare – al centro di una riflessione ampia che riguarda economia, ambiente, identità e futuro.
Un patrimonio da tutelare
Finoliva è l’esempio vivente di un modello cooperativo di successo: una rete sinergica che unisce tre regioni (Puglia, Calabria, Sicilia), 21 organizzazioni di produttori, 82 cooperative e frantoi aziendali, e ben 24.000 produttori olivicoli. Con circa 60 milioni di euro di fatturato, rappresenta un volano per l’economia del territorio e un ambasciatore dell’olio extravergine d’oliva made in Italy nel mondo. “Questo incontro – ha dichiarato Gennaro Sicolo – arriva in un momento estremamente delicato per l’agricoltura pugliese. A preoccupare non sono solo i dazi e l’andamento del mercato, ma anche l’inadeguatezza del sistema irriguo, la pressione dei costi di produzione, il crollo dei prezzi di prodotti come il grano, l’avanzare della Xylella e, soprattutto, l’assenza di una politica agricola comune realmente efficace.”
Fotovoltaico sì, ma non a scapito degli ulivi
Uno dei nodi più scottanti che verrà affrontato con Emiliano riguarda il proliferare degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. A Bitonto, nei giorni scorsi, circa 1.950 ulivi sono stati espiantati per fare spazio a un impianto fotovoltaico di 15 ettari. “Uno scempio ai danni dell’ambiente e dell’agricoltura – ha commentato Sicolo –. A Emiliano consegnerò la proposta di sospendere queste autorizzazioni: i Comuni devono destinare i terreni marginali, non quelli produttivi, alla produzione di energia.” La posizione della CIA Puglia è chiara: non si tratta di essere contrari alle energie rinnovabili, ma di stabilire un equilibrio sostenibile tra innovazione e tutela delle colture storiche. In gioco non c’è solo l’economia, ma l’identità stessa della Puglia.
Una visione integrata per il futuro
“La Regione – ha dichiarato Benedetto Fracchiolla – conosce il valore strategico dell’agricoltura e dell’olivicoltura, che non sono solo settori produttivi, ma veri motori di sviluppo integrato. Sviluppo economico, tutela ambientale, paesaggio, turismo e cultura sono elementi connessi tra loro. È tempo che la Puglia, su questi temi, remi tutta dalla stessa parte.” L’auspicio che giunge da Bitonto è chiaro: serve una nuova alleanza tra istituzioni, imprese, produttori e cittadini. Una visione comune che sappia mettere a valore l’agricoltura non solo come comparto economico, ma come leva di benessere, inclusione e coesione territoriale. Da qui, dalla terra degli ulivi, può partire una nuova stagione per il Mediterraneo.

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