Bari, 21 luglio 2025 – Sala Alessandro Ambrosi, Camera di Commercio
Oggi, nella suggestiva cornice della Camera di Commercio di Bari, si accendono i riflettori su un tema che intreccia agricoltura, turismo e innovazione: l’oleoturismo in Puglia. L’iniziativa, dal titolo “Oleoturismo in Puglia: nuove opportunità e prospettive di valorizzazione”, rappresenta un momento cruciale per lo sviluppo di un settore strategico, capace di rigenerare le campagne pugliesi e dare nuova linfa all’economia locale.
Il convegno si tiene a poche settimane dall’approvazione della Legge Regionale n. 9 del 10 giugno 2025, che disciplina ufficialmente l’oleoturismo in Puglia. La norma riconosce questo tipo di attività come complementare all’agricoltura, aprendo le porte a nuove modalità di fruizione turistica: visite nei frantoi, percorsi sensoriali, raccolta turistica delle olive, degustazioni guidate, corsi sull’olio extravergine e storytelling nei luoghi simbolo della civiltà dell’olio.
Durante l’apertura dei lavori, si firma un Protocollo d’Intesa tra Città dell’Olio e la Direzione Interregionale del Lavoro Centro, che introduce le “Linee guida per la raccolta turistica delle olive”. Un atto importante, che pone al centro la sicurezza del lavoro esperienziale, offrendo agli operatori indicazioni chiare e strumenti normativi adeguati per coinvolgere turisti e visitatori in attività agricole senza improvvisazioni.
L’evento vede la partecipazione attiva degli assessori regionali Donato Pentassuglia (Agricoltura) e Gianfranco Lopane (Turismo), oltre a Francesco Paolicelli, presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale. Presenti anche dirigenti regionali, referenti SUAP comunali e numerosi imprenditori oleari, a testimonianza del fermento che si respira nel settore.
Il confronto è moderato da Vanni Sansonetti, coordinatore pugliese dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che sottolinea l’importanza di una visione integrata: “L’oleoturismo non è una moda, ma un’opportunità concreta per valorizzare il territorio, creare economia e trattenere i giovani nelle aree interne”.
Tra i punti salienti del nuovo impianto normativo spicca l’introduzione di requisiti minimi di qualità per le esperienze oleoturistiche, con procedure semplificate grazie all’uso della SCIA unificata. Le imprese agricole possono ora accedere a una piattaforma regionale per l’accreditamento, che permette l’iscrizione a un elenco ufficiale degli operatori oleoturistici, assicurando trasparenza e professionalità.
Parallelamente agli interventi, la giornata prevede laboratori sensoriali e degustazioni guidate, in cui l’olio extravergine di oliva diventa protagonista assoluto. Un’esperienza concreta per far comprendere al pubblico il valore culturale, ambientale e nutrizionale dell’oro verde di Puglia.
Particolare attenzione viene dedicata allo sviluppo delle “Comunità dell’Olio”, soprattutto nelle aree interne e rurali. L’idea è quella di costruire itinerari esperienziali e reti di accoglienza capaci di generare occupazione, contrastare l’abbandono agricolo e rafforzare l’identità dei territori. Un modello in cui l’olio diventa strumento di racconto, aggregazione e sostenibilità.
L’oleoturismo in Puglia si afferma oggi come un vero volano di sviluppo locale, in grado di unire il passato e il futuro. La legge regionale, il protocollo nazionale, il dialogo tra istituzioni e imprese segnano un punto di svolta. La sfida ora è trasformare queste opportunità in percorsi concreti, sostenibili e condivisi, dove l’olio extravergine non è solo un prodotto da vendere, ma un’esperienza da vivere.