ArteLat

Scritto da Enzo Dota
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Presidente Rete del Mediterraneo
CEO Localtourism.it

L’arte casearia come identità di famiglia. La qualità, la tradizione e l’autenticità del prodotto come tratti distintivi di una filosofia di fare impresa che Pietro Liuzzi, casaro nel DNA, ha ereditato da suo padre e voluto trasmettere alla sua azienda.

Una storia, quella del caseificio Artelat, che affonda le sue radici nel secolo scorso, quando, ormai quarant’anni orsono, il signor Liuzzi Senior intraprende il mestiere di “mastro casaro”. Una storia che, Pietro Liuzzi, ha saputo rendere moderna, innovando la produzione, pur mantenendo ben saldi i principi artigianali e la sapienza casearia di una volta.

La mission della famiglia Liuzzi è, da sempre, quella di portare sulle tavole di Alberobello, e non solo, prodotti di qualità che siano espressione del territorio.

Mozzarella, formaggi freschi e stagionati ma prodotto principe del caseificio Artelat è senza dubbio il caciocavallo. Caciocavallo che, parola di Pietro, racchiude nel suo sapore unico quell’esplosione di odori, colori e tradizioni tipici della murgia meridionale che lo differenziano profondamente da altri caciocavalli forse anche più conosciuti e blasonati come quello silano o garganico.

Una tipicità, quella del “caciocavallo di Alberobello” che passa anche dalla sapiente trasformazione rigorosamente artigianale di un latte proveniente esclusivamente da allevamenti selezionati della murgia barese e tarantina.

Genuinità delle materie prime e artigianalità fanno della Artelat una azienda più che mai credibile.

Credibilità che Pietro mira ad accrescere non solo allargando il proprio mercato, ma soprattutto avendo come obiettivo ben chiaro quello di valorizzare i propri prodotti legandoli ad un brand che abbia una connotazione spiccatamente territoriale. Ogni latticino o formaggio deve quasi rappresentare quei “segni particolari” che identificano il territorio di provenienza: tipicità delle materie prime, delle tradizioni produttivo-artigianali, della storia e della cultura.  Quasi che il consumatore finale, assaporando una fetta del suo caciocavallo, possa immaginarsi seduto tra i boschi della collina murgiana mentre ammira le cuspidi dei trulli di Alberobello.

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Azienda segnalata da Ivan Sirangelo e Paola Pia Centonze

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