PMI, Transizione ecologica e reti.

Scritto da Giuseppe Gaballo
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ricercatore presso il dipartimento
di Economia, Management e Territorio
Università di Foggia

Lo studio della letteratura scientifica e le informazioni sul panorama economico italiano fanno emergere la volontà di molti imprenditori a salire sul treno della transizione ecologica, considerandola non una costrizione quanto un valore aggiunto e un’occasione di crescita.

Nei vari settori produttivi si punta sull’autoproduzione energetica e l’energia pulita, sulla qualità del prodotto e del suo packaging, inserendoli nel circuito generale del riutilizzo-riciclo; infine, nel caso del comparto enogastronomico si cerca di produrre un cibo di qualità, valorizzando il territorio di appartenenza.

In tutto questo fermento di iniziative, quelle con maggiore successo risultano essere esito di uno sforzo a fare sistema tra aziende e professionisti (mediante filiera, con contratto di rete o con altra forma associativa).

La ricerca presso Molino de Vita S.r.l. fa emergere tali requisiti, in quanto la scelta di fare impresa parte dall’attenzione al benessere del consumatore, pertanto è stato naturale per i suoi fondatori cogliere i diversi aspetti della transizione ecologica, traducendoli in crescita produttiva, organizzativa e culturale.

Tra i più importanti indicatori a favore della Green Economy emerge il tentativo da parte di Molino de Vita di integrare i tre i criteri dell’Agenda 2030, aderendo a un modello di sviluppo aziendale che si basa sul “fare assieme” e sulla condivisione delle competenze (Government), soprattutto sul fare emergere l’orgoglio per il proprio territorio, intendendo con questo termine non solo la difesa e la valorizzazione di una terra generosa (Environmental), ma anche la promozione dei saperi, dei vissuti e dei modelli produttivi della propria provincia (Social).

Prova ne è l’adesione al progetto www.localtourism.it in qualità di Local Ambassador. Scegliere di essere “Ambasciatori del territorio locale” significa porre in risalto non solo le caratteristiche della propria azienda e la bontà dei propri prodotti, ma anche mettere in luce tutte le altre aziende aderenti alla rete e il loro territorio di provenienza. Ciò è possibile attraverso la tecnica dell’etichetta narrante.

Per valutare la qualità sono insufficienti analisi scientifiche e degustazione, perché non comunicano l’origine, la storia, il lavorio di un prodotto né esse fanno emergere l’attenzione aziendale all’ambiente e ai principi di giustizia sociale. Le classiche etichette non aiutano il consumatore a comprendere correttamente un prodotto, la qualità del processo trasformativo e la sapienza operativa di chi lo ha lavorato.

Per ovviare a questi limiti Molino De Vita appone sui propri prodotti il QR-code con il logo di www.localtourism.it, così da consentire al prodotto di farsi esperienza e all’acquirente di umanizzare il suo essere consumatore attraverso un’attività conoscitiva in cui prodotti, aziende e territorio di riferimento sono espressione di una specifica cultura locale.

Lo strumento rispecchia la politica dell’Agenda 2030 ed è in continua evoluzione.

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