Molitura record ad agosto: clamore o sostanza? La BAT resta la vera capitale dell’olio

Scritto da Antonio Pistillo
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Voce indipendente
Cronista del territorio
Promotore del prodotto enogastronomico

L’estate non è ancora terminata e già si parla di olio nuovo. In alcune zone d’Italia, infatti, i frantoi hanno acceso le macchine ad agosto, portando sul mercato il primo olio di oliva 2025. Una scelta che ha destato curiosità e alimentato dibattiti: innovazione tecnica o operazione di marketing?

Un anticipo fuori stagione

Tradizionalmente la raccolta delle olive avviene tra ottobre e dicembre, a seconda delle varietà e delle condizioni climatiche. Quest’anno, però, alcuni produttori hanno anticipato i tempi, complice una maturazione precoce e il desiderio di conquistare il titolo di “primi in Italia”.

Le motivazioni tecniche

La raccolta anticipata riduce il rischio di danni climatici (piogge, venti o gelate precoci) e consente di ottenere oli con acidità più bassa, profumi intensi e un alto contenuto di polifenoli.
C’è anche un’altra motivazione spesso sottovalutata: la necessità di testare gli impianti. Una molitura estiva permette infatti di verificare l’efficienza delle macchine, individuare eventuali problemi e garantire che, con l’arrivo della campagna vera e propria, tutto funzioni al meglio.

Le motivazioni economiche

Arrivare per primi significa poter lanciare il messaggio “abbiamo già il nuovo olio”, attirando attenzione mediatica e consumatori curiosi. Un vantaggio competitivo che, però, si scontra con rese bassissime (7-8%) e costi elevati difficilmente sostenibili.
In molti casi, insomma, più che un’operazione agricola, sembra uno spot pubblicitario.

La BAT, tra quantità e qualità

Se altrove la corsa è al “primato mediatico”, nella Provincia di Barletta-Andria-Trani la partita è ben diversa. Qui si concentra una delle più alte produzioni mondiali di olio extravergine, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Andria è considerata la capitale italiana dell’olio, grazie alla densità di frantoi e a una tradizione olivicola secolare. La BAT, nel suo complesso, è il cuore pulsante dell’olivicoltura mediterranea: non servono effetti speciali, a parlare sono i numeri e la qualità certificata di oli premiati a livello internazionale.

Tra clamore e sostanza

La molitura record ad agosto fa discutere e incuriosisce, ma il vero spettacolo deve ancora arrivare. Sarà in autunno, quando nelle campagne della BAT prenderà avvio la raccolta vera, che nasceranno gli oli destinati a raccontare la Dieta Mediterranea nel mondo.
Perché qui l’olio non è un primato effimero, ma identità, economia e cultura. Un filo verde che lega territorio, storia e futuro.


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