Un nuovo orizzonte per l’oleoturismo in Puglia e in Italia. Con la firma del Protocollo d’intesa tra l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Associazione nazionale Città dell’Olio, la raccolta turistica delle olive diventa realtà, regolamentata e sicura. Come Ambasciatore dei Saperi e Sapori di Puglia per Italia&Friends e redattore de Il Pensiero Mediterraneo e Rete del Mediterraneo, non possiamo che accogliere con entusiasmo questo passo decisivo verso la valorizzazione del nostro patrimonio olivicolo e del turismo esperienziale. Il documento, firmato nell’ambito del convegno “Oleoturismo in Puglia: nuove opportunità e prospettive di valorizzazione” a Bari, definisce con precisione le modalità per offrire ai turisti un’esperienza autentica e coinvolgente, senza interferire con le attività produttive. La raccolta turistica non è lavoro, non è retribuita, è volontaria e limitata nel tempo: massimo due ore al giorno, per non più di due volte a settimana nella stessa azienda. È pensata per far conoscere le tecniche tradizionali e moderne di raccolta, la biodiversità degli oliveti e il valore culturale dell’olio extravergine d’oliva. Le aziende devono garantire dispositivi di protezione individuale, sicurezza delle aree, segnaletica chiara e tutor qualificati. È fondamentale che l’attività si svolga in spazi separati da quelli destinati alla raccolta professionale e che siano conformi alle normative vigenti. Questo accordo, sulla scia di quanto già fatto per la vendemmia turistica, rappresenta un modello di sviluppo sostenibile, che tutela lavoratori, aziende e visitatori. Con oltre un milione di imprese olivicole e più di 550 cultivar, l’Italia è leader mondiale nella biodiversità olivicola: far conoscere questo patrimonio attraverso esperienze dirette rafforza il legame tra agricoltura, cultura e turismo. L’auspicio è che la Puglia, con i suoi paesaggi unici e i suoi frantoi storici, diventi laboratorio nazionale di buone pratiche, attirando turisti consapevoli e appassionati, pronti a vivere la magia della raccolta delle olive, tra profumi, gesti antichi e sapori autentici.
L’oleoturismo diventa legge: nasce la raccolta turistica delle olive


Scritto da Antonio Pistillo
Cronista del territorio
Promotore del prodotto enogastronomico
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