Riccardo Muti, il Maestro che ha guidato le più prestigiose orchestre del mondo - dalla Scala di Milano alla Chicago Symphony Orchestra - ha trovato ai piedi del misterioso Castel del Monte una seconda patria artistica, quella che gli ha permesso di coltivare non solo ulivi, ma una nuova forma di identità culturale.
Un sogno che prende forma ottagonale
Nel 2000, Muti realizza quello che definisce "il mio sogno": acquistare un terreno nelle immediate vicinanze del castello federiciano, quell'enigmatico capolavoro architettonico dalla forma ottagonale che da secoli affascina studiosi e visitatori da tutto il mondo. "Era il mio sogno, avere un posto vicino a quel castello magico e misterioso dalla forma ottagonale", confessa il maestro, rivelando un legame profondo e viscerale con questo angolo di Puglia.
La scelta non è casuale. Castel del Monte, patrimonio UNESCO dal 1996, rappresenta l'incontro perfetto tra arte, mistero e territorio - valori che Muti ha sempre cercato nella sua carriera artistica. L'ottagono federiciano, con la sua geometria perfetta e i suoi significati simbolici, diventa così la musa ispiratrice di un progetto che va ben oltre la semplice coltivazione.
Quando la musica incontra l'agricoltura
Da questo terreno nasce "Il Trionfo dell'Ottagono", un olio extravergine di oliva che porta con sé tutta la poesia di un nome dalle mille sfaccettature. Il titolo rende omaggio non solo alla forma geometrica del castello, ma anche al compositore Philip Glass, che aveva dedicato al maestro un brano intitolato proprio "The Triumph of the Octagon".
È così che Muti crea un ponte culturale straordinario: dalle sale da concerto di Chicago ai campi pugliesi, dalla musica contemporanea alle tradizioni agricole millenarie. Durante i suoi tour europei con la Chicago Symphony Orchestra, il maestro ha infatti inserito nel programma il brano di Glass, creando un filo rosso che unisce tre continenti attraverso l'arte e la terra.
L'identità pugliese come patrimonio universale
La storia di Muti olivicoltore rappresenta molto più di una passione personale: è un manifesto di come l'identità territoriale possa diventare valore universale. Il maestro, che ha diretto in tutto il mondo, ha scelto proprio la Puglia come luogo dove radicare una parte importante della sua vita, dimostrando come il genius loci pugliese sappia attrarre e ispirare anche le eccellenze internazionali.
La coltivazione degli ulivi diventa per Muti un'esperienza familiare e comunitaria, dove la tradizione agricola pugliese si intreccia con la sensibilità artistica di un grande interprete. Ogni goccia di "Il Trionfo dell'Ottagono" racchiude secoli di saperi contadini, la magia di un paesaggio unico e la passione di chi ha scelto questa terra non per nascita, ma per elezione.
Un riconoscimento che suona come una sinfonia
Nel settembre 2024, la città di Andria ha conferito a Riccardo Muti la cittadinanza onoraria, suggellando ufficialmente un legame che va ben oltre il semplice possesso di un terreno. È il riconoscimento di come un grande artista abbia saputo valorizzare e far conoscere nel mondo un territorio straordinario, trasformando la sua passione personale in un veicolo di promozione culturale.
La storia del "Trionfo dell'Ottagono" diventa così emblematica di una Puglia capace di attrarre talenti internazionali e di farsi ambasciatrice di bellezza nel mondo. È la dimostrazione che l'identità locale, quando autentica e profondamente radicata, può diventare linguaggio universale.
La terra come spartito
Oggi, quando Riccardo Muti si dedica alla cura dei suoi ulivi all'ombra di Castel del Monte, non fa altro che dirigere un'orchestra diversa: quella composta dal vento che muove le foglie, dal canto degli uccelli, dal ritmo delle stagioni. Il "Trionfo dell'Ottagono" non è solo un olio pregiato, ma la colonna sonora liquida di un amore che unisce un maestro del mondo alla terra più autentica della Puglia.
In ogni goccia di questo oro verde risuona la sinfonia di un territorio che sa essere, allo stesso tempo, profondamente radicato nelle sue tradizioni e incredibilmente aperto al mondo. Proprio come la musica del maestro Muti.
Il Maestro e la Terra, Riccardo Muti trasforma la Puglia in una sinfonia di sapori

Scritto da Antonio Pistillo
Cronista del territorio
Promotore del prodotto enogastronomico
Condividi sui Social